FilmSceneggiaturaDune - Alessandro Di Pauli

Ho visto una Fiat Duna

DUNE di D. Villeneuve

Ieri sera ho visto Dune (2021) di Denis Villeneuve, ma prima di dirvi cose ne penso, dovete sapere alcune cose su di me.

1ª premessa: quando ero piccolino, avevo all’incirca 7 anni, ho visto la versione di David Lynch, che mi aveva piuttosto inquietato. La sensazione che avevo era come quella di trovarmi su una montagna russa al rallentatore.

2ª premessa: mio zio possedeva all’epoca una Duna della FIAT, uno dei mezzi di trasporto più disturbanti della storia della motorizzazione italiana (avete presente?) e anche una delle vetture meno performanti mai create. Una montagna russa al rallentatore e brutta.

3ª premessa: per colpa di Lynch provo un senso di smarrimento ogni volta che fisso Sting negli occhi, capita anche a voi?

4ª premessa: tendo ad evitare le persone che odorano di Arbre Magique al mango (Why mango?)

Bene, adesso sapete tutto di me e sapete come mi sono sentito durante questa nuova ed epica versione di Dune. Ho provato un continuo senso di angoscia (Lynch) e lentezza (motore 1.200 benzina), ma anche un senso profondo di nostalgia (l’infanzia) e di famiglia (mio zio).

Dune ti porta in un universo e lo fa con un linguaggio suo. È un film di fantascienza, che parla di una guerra tra mondi e popoli, ma ha il ritmo di un dramma esistenziale. Le musiche sono onnipresenti ed epiche, sono li che ti accompagnano durante tutto il viaggio (2 ore e trenta di traversata) come un miraggio nel deserto.

Chi mi conosce sa che tendo ad addormentarmi se un film non mi prende. L’ho visto senza dubitare un istante della mia lucidità, c’è qualcosa in questo film che ti tiene sveglio, vivo, è qualcosa di sotterraneo e viscerale.

Uno dei momenti più significativi ed emozionanti è stato per me la danza che si deve interpretare se si vuole attraversare il deserto senza venir divorati dai mostri, che sentono il ritmo (monotono) degli umani… è stato un modo poetico per dire allo spettatore: fino a quando saprai danzare, potrai attraversare anche i più aridi momenti della tua vita.

Ve lo consiglio e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate!

Luv u all.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post