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Cose da nerd | Edizione speciale di THE KILLING JOKE

Ok, sono un nerd.

Ok, sono uno spendaccione.

Ok, ci sono cascato di nuovo.

Ed è stato bellissimo!

Era un pomeriggio freddo e piovoso… stavo passeggiando senza meta per i tetri vicoli del centro della mia metropoli distopica (Udine…) quando ad un certo punto qualcosa di fantasmagorico ha attirato la mia attenzione. (sì, ho usato il termine fantasmagorico… è il mio momento nerd).

Mi trovavo davanti all’imponente vetrina di una delle più grandi e rinomate librerie del centro e tutta la mia attenzione era rapita da una lussuosissima (per i miei gusti) e costosissima (per le mie tasche) edizione di The Killing Joke (Absolute Batman DC/Panini Comics).

Ero ipnotizzato… Il cuore mi batteva a mille… ma subito la mia razionalità è entrata in gioco (anzi, è entrata in Joke… ricorda, è il mio momento nerd).

Questi i miei pensieri razionali:

“Davvero ho bisogno dell’ennesimo fumetto? Ho già una sfilza di libri che attende di essere letta impilata come una colonna ai piedi del letto… oltretutto questa preziosissima ristampa è collocata in un punto irraggiungibile della grande vetrina. La libraia per raggiungerla dovrebbe scalare una montagna di libri… e poi chissà quanto costa… insomma, voliamo basso. Meglio continuare la passeggiata.”

“Hai ragione”. Do ragione alla mia Ragione e senza pensarci due volte entro in libreria. Mi dirigo deciso al bancone.

La mia risposta al “Buongiorno” della commerciante è: “Vorrei sfogliare l’edizione deluxe di The Killing Joke che si trova nell’angolo in alto a destra della vetrina centrale spero non sia un problema toglierle la plastica protettiva perché vorrei tanto sfogliarlo per apprezzare la qualità della stampa prima di acquistarlo accettate i pagamenti a rate?”

La libraia senza battere ciglio, indossa il suo completo da sherpa e si inoltra nell’intricata e imponente vetrina. Dopo un’interminabile attesa, ritorna dall’escursione con la meravigliosa pubblicazione tra le braccia.

“La compro!”. Ne è valsa la pena.

the killing joke

I motivi per cui ritengo eccellente questa pubblicazione sono i seguenti:

  • la qualità suprema della carta e della stampa (perché leggere un fumetto è anche una questione sensoriale e di tatto, su questo punto ritornerò dopo…)
  • l’eccezionalità del formato (per una persona che ama immergersi nelle storie credetemi le dimensioni contano… il libro è enorme! 30×45, avete presente? Ok… Smettetela di freudizzarmi e passate al prossimo punto)
  • la presenza nel libro di due versioni del fumetto in due colorazioni completamente differenti, una del 1988 a cura di John Higgins, e l’altra del 2018 a cura di Brian Bolland che conferiscono alla storia due emozioni totalmente diverse…
  • il fatto che le due ristampe, non solo hanno due color diverse, ma anche la qualità della carta è diversa. La versione più recente, di Bolland, è su carta patinata lucida, mentre la versione del 1988 di Higgins è su carta opaca e ruvida… OMG!

… ma soprattutto… TENETEVI FORTE…

  • la presenza in appendice delle sceneggiature originali della graphic novel (scritte a macchina da Alan Moore e corredate di bozzetti… sto sbavando solo io? Ok, sto sbavando solo io!)

Ebbene sì, in appendice trovate le sceneggiature originali (l’ho già detto, ma mi piace ripeterlo) che Moore ha inviato a Bolland per la realizzazione dei disegni.

Se vi siete persi lo schema di produzione dell’edizione del 1988 è il seguente:

—> Moore scrive la sceneggiatura —> Bolland disegna le vignette —> Higgins colora le vignette

Mentre lo schema di produzione dell’edizione del 2018 è:

—> Moore scrive la sceneggiatura —> Bolland disegna e colora le vignette

Se amate la sceneggiatura, se amate le graphic novel, se amate sbirciare nei processi creativi… o se semplicemente, come me, siete OSSESSIONATI dalla combinazione di questi 3 elementi vi consiglio di procurarvi questo libro.

È molto interessante vedere come nelle indicazioni che Moore (testi) fornisce a Bolland (disegni) ci si soffermi soprattutto su alcuni punti che l’autore ritiene fondamentali:

  • la definizione dell’atmosfera dominante (cupa, autunnale, dominata dalle ombre)
  • la creazione della tensione e una precisa gestione delle informazioni (la presenza di Batman e di Joker deve essere dosata e calibrata, non possono apparire da subito, ma la loro presenza deve essere intuita all’interno delle vignette)
  • la gestione del ritmo nelle pagine (Moore ha una chiara idea del ritmo delle vignette e dell’effetto di rimando/attesa/concatenazione tra una pagina e l’altra)
  • la definizione del tempo (non solo del ritmo quindi, che riguarda la lettura e la scansione delle vignette, ma del tempo della storia, ovvero il momento di cui si dipanano le avventure dei due eroi, un tempo che per Moore è indefinito e poco definibile, quasi mitologico)

Leggendo la descrizione che Moore fornisce delle varie vignette si comprende la strategia di scrittura e le emozioni che vuole suscitare nel lettore… poi (e qui andiamo in profondità nel mondo nerd) è interessantissimo andare a curiosare come il disegnatore ha poi tradotto le indicazioni dell’autore, spesso semplificando e rendendo più concrete le scelte nella composizione delle immagini e delle azioni… ah, che godimento!!!

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