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Stranger Things | come vengono presentati i personaggi?

In questo articolo sbircio nella sceneggiatura di Stranger Things per analizzare come vengono presentati i personaggi.

Ho recentemente visto Stranger Things 4 (vol. 1) e l’ho visto tutto d’un fiato, con gli occhi di un fan che vede i suoi eroi diventare adulti (ma vogliamo parlare di quanto sono cambiati!?!) e le sue emozioni malinconicamente scemare.

Non è una critica, è così… è naturale. La ripetizione porta ad assuefazione, l’azione degli ormoni modifica i nostri corpi, etc… ma non è di questo che voglio parlarvi. Tranquill*!

Dopo aver divorato gli episodi della 4ª stagione, sono andato a rivedermi la prima puntata della 1ª stagione, dove tutto ha avuto origine, e a rileggermi la sceneggiatura originale di questo meraviglioso primo episodio scritto e diretto dai Duffer Brothers per Netflix.

Durante la lettura della sceneggiatura ho osservato l’estrema pulizia nelle descrizioni e la sintesi nell’esposizione. Le didascalie sono sempre essenziali e tutta la tensione all’interno delle scene (ricordiamo: è una serie horror) è portata dalle situazioni che vivono i personaggi, dalle ambientazioni e dalle azioni / reazioni.

Un elemento che mi ha particolarmente interessato, e sul quale mi sono soffermato, sono le descrizioni dei personaggi, il modo in cui vengono presentati, e come vengono delineati all’interno delle scene.

Pensateci, sono personaggi che ci accompagneranno per decine di episodi eppure… vengono introdotti nelle didascalie da poche e scarne parole, la sintesi è davvero estrema, le indicazioni si riducono alle loro caratteristiche dominanti.

Per capire lo stile utilizzato dagli sceneggiatori vi propongo l’analisi delle scene 4 e 5 del primo episodio “Chapter One: the vanishing of Will Byers” dove per la prima volta compaiono i protagonisti della serie.

Perché faccio questa analisi? Perché quando introduciamo i personaggi nelle nostre sceneggiature non sappiamo mai quanto scrivere, cosa scrivere e come scrivere… vero? O capita solo a me? No. Non capita solo a me.

Iniziamo!

Innanzitutto nelle scene 1/2/3 viene introdotto l’antagonista, ovvero la creatura che rapirà Will Byers. Il tutto è ambientato nei sotterranei di un centro di ricerca HAWKINS NATIONAL LABORATORY U.S. DEPARTMENT OF ENERGY

OSSERVAZIONE: interessante l’idea di iniziare la serie direttamente con delle scene che presentano l’antagonista, già da subito si capisce che ci troviamo all’interno di una serie horror.

Nella scena 4 EXT. SUBURBAN NEIGHBORHOOD – NIGHT viene descritta una casa a due piani che si trova alla fine di una via senza uscita. È notte, tutto è calmo attorno. Si sente la voce (in V.O. ovvero la voce proviene da un’altra ambientazione) di un ragazzino (Mike) che narra una vicenda misteriosa con un tono drammatico e intenso: “Sentite questo rumore? Qualcosa sta arrivando… Qualcosa assetato di sangue”.

OSSERVAZIONE: capiamo che ci troviamo in un contesto famigliare, ma intuiamo anche che c’è una reale possibilità di pericolo in quanto questa scena si trova subito dopo l’introduzione dell’antagonista (scene 1/2/3) e ci troviamo in una via senza uscita di notte; inoltre la battuta del ragazzino indica la presenza di una minaccia. Probabilmente il ragazzino è il protagonista (sì è così, ma noi ancora non lo sappiamo) e un mostro sta realmente arrivando (sì è così, lo abbiamo visto nelle scene 1/2/3) e forse è assetato di sangue (sì è così, lo scopriremo nell’episodio 6 della prima stagione).

Nella scena 5 INT. WHEELER HOUSE – BASEMENT – NIGHT un gruppo di ragazzini gioca nello scantinato di casa a Dungeons and Dragons. Attorno ai giovani giocatori ci sono dei cartoni di pizza vuoti, delle lattine di Coca Cola e il manuale di gioco “Dungeons and Dragons Monster manual”.

OSSERVAZIONE: i ragazzini (i protagonisti della serie) vengono introdotti dagli oggetti (il tabellone di D&D, il manuale, etc.) dalle azioni (giocano, hanno da poco cenato durante la sessione di D&D) e dal contesto in cui si trovano (lo scantinato di una casa silenziosa… è probabile che i genitori o gli adulti in generale non abbiano la minima idea o interesse delle loro avventure e dei pericoli che devono affrontare).

La scena 5 prosegue e dopo il contesto vengono delineati i personaggi, badate alla sintesi!

  • MIKE WHEELER, 12, is the “Dungeon Master” and de facto leader of our group.
  • LUCAS SINCLAIR, 12, playing as a knight. He is very small but his loud mouth more than makes up for it.
  • DUSTIN HENDERSON, 12, playing as a dwarf. He is the most fearful — and least confident — of our group.
  • WILL BYERS, 12, playing as a wizard. He is soft-spoken, gentle, delicate.

OSSERVAZIONE: badate agli elementi utilizzati. I ragazzini hanno un NOME e un COGNOME (ovvero sono persone reali di un contesto reale), hanno un’ETÀ precisa (ragazzini, non ancora adolescenti, coetanei, un gruppo compatto di NON PIÙ bambini) e dei RUOLI specifici (il leader e master, il cavaliere spavaldo, il nano timoroso, il mago gentile). A ognuno di loro è collegato un aggettivo o una qualità (timido, gentile, delicato, leader, …) che delinea la sua personalità.
Sempre nella scena 5 i ragazzini si trovano nel mezzo di una sessione di D&D in cui Will/mago si trova di fronte al Demogorgon, un mostro minaccioso, e deve decidere se attaccare (azione sostenuta da Lucas / Cavaliere) o difendersi (azione preferita da Dustin / Nano). Will / Mago incalzato da Mike / Master decide di attaccare, lancia i dadi, ma questi rotolano giù dal tabellone e dal tavolo finendo in un punto difficilmente raggiungibile della stanza. In quello la madre di Mike interrompe la sessione di gioco ricordando ai ragazzini che si è fatto tardi e che devono andare a dormire. La scena si conclude senza che i giocatori sappiano il risultato del lancio di Will / Mago. Avrà sconfitto il nemico? O sarà stato ucciso da lui?

OSSERVAZIONE: le azioni dei personaggi rivelano la loro natura. Presi nel gioco, di fronte ad un pericolo incombente, decidono l’azione più adeguata. Non è un caso che durante gli episodi della prima stagione Will sarà realmente in balia del Demogorgon, mentre Mike guiderà i suoi amici in un’avventura pericolosa all’insaputa degli adulti. Durante le peripezie Dustin sarà sempre timoroso (seppur geniale nelle soluzioni) Lucas si armerà (di fionda) e affronterà il mostro a viso aperto. Anche alla fine della prima stagione ci chiederemo se Will sarà riuscito oppure no a sconfiggere il mostro / Demogorgon.

IN CONCLUSIONE: seppur nella sintesi estremo i Duffer Brothers presentano uno scenario coerente dove i personaggi sono presentati non tanto dalle parole indicate in didascalia bensì dal contesto, dall’atmosfera, dalle azioni (dialoghi compresi), dalle reazioni e dal ruolo che hanno nella società (ragazzini) e all’interno del gruppo di riferimento (leader, aiutante, …). Inoltre questa scena introduttiva è incredibilmente coerente con le vicissitudini che vivranno i protagonisti durante le loro peripezie all’interno della prima stagione. La partita a D&D che stanno realizzando è in piccolo quello che sarà in grande la loro lotta contro il Demogorgon.

Se vi fa piacere potete approfondire il modo in cui vengono presentati i personaggi di Eleven, Hopper, Nancy… e notare come il mix di azione / contesto / dialogo e descrizione viene sempre applicato per presentarli in modo efficace e memorabile. (trovate la sceneggiatura completa a questo link)

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